La tipografia è una delle componenti più importanti del design. I font, infatti, possono creare o distruggere un progetto: quindi, è fondamentale per i designers scegliere il font giusto per il lavoro che stanno svolgendo. Recentemente, in un articolo del periodico britannico “The Observer” (edito dallo stesso gruppo del Guardian e considerato il più antico giornale domenicale del mondo) ha elencato quelli che sono stati riconosciuti dalla comunità dei designers come i migliori 10 della storia! La selezione comprende sia caratteri serif che sans-serif, ma si distinguono anche per essere i più leggibili ed usati nei più svariati lavori! Vi consiglio di darci un’occhiata, così da diversificare e migliorare la vostra personale collezione di font.
1. Akzidenz Grotesk 1896
Conosciuto anche come Haas Grotesk, è probabilmente il miglior carattere tipografico mai progettato! E’ un font “realist sans-serif”che fu creato originariamente dalla Berthold Type Foundry nel 1896 in Germania, ma la sua popolarità aumentò dopo che fu sviluppato nel 1950 sotto la direzione di Günter Gerhard Lange con una più ampia gamma di pesi e varianti. Nella sua lunga storia, l’Akzidenz ha influenzato tutta una serie di altri tipi di carattere (tra cui l’Helvetica del “famigerato” Max Miedinger) e l’Univers di Adrian Frutiger, anche se nessuno di questi ha il dettaglio e l’eleganza dell’Akzidenz. La forza di questo carattere deriva dalla sua neutralità e dal fatto che esso non è molto “dominante” quando utilizzato, consentendo al designer più libertà e versatilità.
2. New Baskerville
L’ITC New Baskerville è considerato universalmente il miglior carattere serif mai progettato! Elegante e non appariscente, il Baskerville fu originariamente realizzato da John Baskerville nel 1757, a Birmingham. Viene considerato un carattere di transizione fra sans e serif: nello specifico, è una via di mezzo tra i caratteri in stile antico della William Caslon e gli stili moderni di Bodoni e Didot. Da allora, sono state introdotte molte versioni migliorate e corrette, tra cui la popolare New Baskerville. Ciò che davvero lo fa funzionare in maniera efficace, è il modo in cui sono state realizzate le sue versioni “Roman” e “corsivo”, sia che vengano usate insieme che singolarmente.
3. DIN 1451
Progettato nel 1931 dal Deutsches Institut für Normung (Istituto tedesco per la standardizzazione) è un font che si adatta benissimo anche ai tempi moderni. La sua struttura esalta tutti i principi del Bauhaus e non è affatto obsoleto. Ha due caratteristiche forti: primo, è un font “condensato”, ovvero è strutturato su un livello molto semplicistico che crea una massa forte quando usato come testo. In secondo luogo, presenta un dettaglio arrotondato che trasmette piacevolezza visiva al lettore e lo fa apparire come se fosse stato progettato per l’era moderna, rendendolo così sempre attuale!
4. Franklin Gothic
Il Franklin Gothic è un carattere sans-serif disegnato dal designer americano Morris Fuller Benton nel 1902. Uno degli oltre 200 realizzati da Benton! La leggenda narra che il suo nome fu dato in onore di Benjamin Franklin, mentre l’aggettivo “gothic” è l’equivalente (anche se sempre meno usato) di sans-serif nei paesi anglofoni. Questo font riflette tutto ciò a cui l’America stava aspirando in quel periodo e che sarebbe in seguito diventata: fiduciosa, audace ed espressiva. E’ un carattere “americano” in tutto e per tutto. La versione in grassetto credo sia la migliore: la sua “oscurità” è potente e funziona per qualsiasi lavoro. Il Franklin Gothic è un carattere…..che ha più carattere di tutti gli altri sans serif realisti messi insieme! Personalmente ho sempre creduto che esso funzioni meglio accanto ad un carattere più sottile e delicato. Il miglior esempio riguardante questo font è stato visto nel lavoro che il designer Fabien Baron fece per Vogue Italia alla fine del 1980.
5. HTF Didot
Anche se il “fratello” Bodoni non è da meno, il font HTF Didot merita una citazione speciale perché è quello che si avvicina di più alla perfezione grazie al suo “taglio” che lo rende unico. Realizzato dai designers Jonathan Hoefler e Toby Frere-Jones per la rivista di Harper Bazaar nel 1980, è un carattere “alla moda”, elegante e delicato. Ma attenzione! Proprio per questi motivi è uno dei più difficili da usare. Presenta un elevato contrasto tra i tratti sottili e quelli più spessi. Alla fine del XVIII secolo, il suo stile fu leggermente perfezionato e divenne fonte d’ispirazione per Giambattista Bodoni per la realizzazione del carattere che porta appunto il suo nome.
6. Gotham
Il Gotham è il font più giovane presente in questa classifica, essendo stato realizzato nel 2000 da Hoefler e Frere-Jones. Questo pulito e moderno sans serif è diventato forse il carattere più importante ed usato dai designers nel corso degli ultimi 13 anni. Si dice che sia il carattere tipografico preferito dal presidente americano Obama: anche se non ci sono certezze a questo proposito, il carattere è stato utilizzato per la campagna presidenziale di Obama durante le elezioni del 2008. Originariamente commissionato dalla rivista GQ, il Gotham nasce dalla grande passione che i suoi creatori ebbero nei confronti delle vecchie insegne cittadine, specialmente su quella presente all’entrata del New York Port Authority Bus Terminal. Tuttavia, i suoi creatori si ispirarono più che altro ai font sans-serif degli anni ’20, come il Futura: caratteri organizzati come architetture, nella loro visione più essenziale e senza fronzoli inutili.
7. Knockout
Questo font ha una particolarità molto interessante: tutte le sue varianti sono basate sulle diverse categorie di peso presenti nella boxe! Come il Gotham, è un altro lavoro realizzato dal duo Hoefler e Frere-Jones, ed è formato da una famiglia di 32 sans serif di differenti pesi. Offre inoltre una serie di opzioni che non possono essere minimamente paragonate ai migliori sans serif moderni. Ispirato ai caratteri tipografici degli anni ’90 (che furono i precursori del carattere uniforme), il Knockout si distingue per la sua flessibilità e l’equilibrio che trasmette nel design.
8. Gill Shadow
Eric Gill progettò questo tipo di carattere tipicamente inglese nel 1928, che fu prodotto in seguito dalla Monotype Corporation. Il carattere tipografico era ispirato al font “Johnston” di Edward Johnston, che lo realizzò per la metropolitana di Londra. Gill aveva già lavorato con Johnston, apprezzando in particolare la leggibilità che dava ai suoi lavori. A differenza di altri sans serif più funzionali, il Gill è “impregnato” di caratteristiche distintive. Utilizzato da molti marchi famosi, tra cui la BBC, questo font è presenta anche sulla scultura della facciata del Broadcasting House di Londra. La variante Gill Shadow si distingue in particolare come una delle espressioni più gloriosamente idiosincratiche del carattere!
9. Rockwell
Il Rockwell è un carattere serif immediatamente riconoscibile. Progettato dal reparto di design del Monotype Foundry nel 1934, il suo carattere distintivo deriva dalla sua particolare forma geometrica. Anche per questo motivo, il Rockwell è utilizzato principalmente per la visualizzazione piuttosto che per lunghi corpi di testo. Ad ogni modo, è il tipo di font che aggiunge personalità a qualsiasi lavoro di design. La sua particolare forma squadrata, tuttavia, non ne pregiudica la qualità e la leggibilità. Era il carattere ufficiale della rivista Guinness World Records degli anni ’90.
10. Sabon
Il font Sabon fu creato da Jan Tschichold, uno dei pionieri del moderno graphic design. Svizzero di nascita ma tedesco d’adozione, Tschichold fu attivo nel periodo forse più influente nella storia del design grafico, ovvero tra il 1947 e il 1949. In questo periodo lavorò in Inghilterra, dove supervisionò il design di centinaia di copertine per Penguin Books. Di solito, la maggior parte dei grafici moderni non sono altrettanto bravi nel font design: Tschichold è l’eccezione che conferma la regola! Anche se ha progettato diversi tipi di carattere, divenne famoso soprattutto per il carattere serif Sabon. Realizzato sulla base del Garamond, la sua unicità è che i “pesi” romani, corsivo e grassetto hanno tutti la stessa larghezza quando vengono composti! Altro tratto distintivo è la particolare uniformità delle sue terminazioni. Il font Sabon viene spesso associato al concetto di “rinascita dello stile Garamond”.