Anche se il concetto di branding e di logo design si è evoluto enormemente, la gente ancora fraintende l’idea stessa di marchio . Ciò che molte aziende non capiscono è che oggi si entra nel mercato con due cose ……il prodotto e il marchio. Un prodotto aiuta solo a raccontare ai vostri clienti il prodotto che offrite. Ma un marchio è l’elemento principale che vi distinguerà dagli altri e che dovrà invogliare i clienti a scegliere i vostri prodotti o servizi rispetto ad quelli degli altri concorrenti. Ricordate: mentre un marchio ben fatto può contribuire al successo di un prodotto mal riuscito, un prodotto ben fatto non contribuirà mai al successo di un marchio fatto male!
Perchè un marchio “fallisce”? I fatti trascurati:
Ora, la domanda da farsi è: “Perchè alcune marche famose non hanno il successo sperato?” Principalmente, per i seguenti motivi:
Il marchio viene considerato “un prodotto”
Quando i marchi sono trattati semplicemente come dei prodotti, significa che sono ancora “bloccati” nel luogo comune che “il marchio è un prodotto“! E’ come se non ci fosse differenza tra un hamburger di McDonald’s e quello di un chiosco di hamburger che possiamo trovare per strada! All’ombra del suo famoso logo, McDonald’s ha fatto del cibo un prodotto che fornisce gusto, comodità, divertimento e affidabilità ai propri clienti.
La “sindrome della miopia”
Sì lo so! E’ vero che lo scopo principale di un’azienda è quello di guadagnare il massimo profitto, ma non si può vendere ciò che non si dice. Quando gli obiettivi sono i marchi a breve termine, sono sotto l’influenza di quello che io chiamo la “sindrome della miopia“. Come suggerisce il termine, la sindrome della miopia è quando la visione di un marchio diventa miopica, cioè concentrata più sul guadagnare denaro che nel guadagnare il rispetto dei propri clienti. Senza la costruzione di una relazione a lungo termine sostenibile, il marchio è soggetto a “cadere”.
Il prodotto “rompe” la promessa del brand
Alcuni marchi falliscono perchè non riescono ad essere all’altezza delle aspettative dei clienti. Il caso più famoso è quello della Coca Cola quando ha cercato di introdurre sul mercato il “New Coke“, una bibita con un sapore leggermente diverso. E cosa è successo? Ha fallito!! Anche se non c’erano stati grandi cambiamenti sia nell’imballaggio che nel logo Coca Cola, il gusto non è piaciuto particolarmente ai clienti! Il prodotto, così, non è riuscito a fornire ciò che aveva promesso al momento del lancio sul mercato…..cioè “Great Taste” (grande sapore!!).
“Chi dorme non piglia pesci”
Non si dovrebbe mai dimenticare che i cambiamenti nel mercato sono costanti. I desideri umani cambiano di tanto in tanto e le marche che non si adeguano ai mutevoli desideri dei propri clienti sono destinate a perdere la gara! La tecnologia è in rapida evoluzione, tanto che ogni 6 mesi vediamo un nuovo i-phone Apple con caratteristiche aggiunte e promesse. Un esempio famoso è quello del marchio Commodore, fino a poco tempo fa uno delle aziende leader nel settore informatico e poi andata in bancarotta!
La “sindrome reattiva”
Il contesto economico è diventato così instabile che bisogna stare all’erta circa eventuali cambiamenti. Prendere delle misure cautelative è necessario quando si tratta di sostenere un ottimo brand. In breve, un marchio dovrebbe essere proattivo, invece di avere la “sindrome reattiva”! Quelle marche che attendono il sopraggiungere degli eventi senza prendere prima le dovute precauzioni, sono destinate a fallire.
Investimenti in altri business
Riuscite ad immaginare l’Harley Davidson che fa profumi?! Ebbene per chi non lo sapesse, l’azienda ha effettivamente provato a produrli! Ora, non vuol dire che usare il marchio Harley Davidson porti a delle sicure vendite, come è successo in questo caso. L’azienda americana ha fallito nella vendita di profumi per il semplice fatto che non ha concentrato i suoi investimenti nel suo business principale, cioè produrre moto.