Già da qualche mese si vociferava che Microsoft avrebbe mandato in pensione il suo tanto “odiato” browser Internet Explorer. Con l’arrivo di Windows 10 Microsoft si prepara infatti a salutare Explorer in favore di un nuovo browser, fino a qualche settimana fa noto come “Spartan”. E’ invece di qualche giorno fa la notizia ufficiale che il nuovo browser di casa Microsoft si chiamerà Edge. Da quanto riferito dagli sviluppatori, esso porterà con se alcune interessanti innovazioni come maggiore leggerezza, nuovo motore di rendering, possibilità di inserire note sulle pagine Web, possibilità di lettura senza distrazioni, eliminando pubblicità ed evidenziando solo la parte testuale e l’integrazione con Cortana, l’assistente personale già presente sugli ultimi Windows Phone. Microsoft Edge è stato presentato a San Francisco da Joe Belfiore, Corporate Vice President, Operating Systems Group, che ha anche messo in luce il fatto che il nuovo browser supporterà le estensioni di Chrome e Firefox.
Il nuovo logo del browser di Microsoft rappresenta una sorta di continuità con Explorer, tanto da non portare con sé nessuna “censura” del vecchio design. Anche se abbastanza celata, è presente ancora il segno “a vortice” dell’orbita. O almeno, questa è l’idea. Ma il nuovo design ha anche suscitato forti reazioni da parte di alcuni appassionati di design. Alcuni vedono nel logo un chiaro riferimento alla falce e al martello, simbolo comunista! Altri “esperti” invece si sono sbizzarriti dichiarando che nello spazio negativo del logo si possono intravedere:
- un rubinetto e un lavabo;
- un mestolo e un piede capovolti;
- il pedale di un pianoforte;
- il rubinetto di una doccia e un water “galleggiante”;
- una lampada da tavolo e una scrivania;
- un panino con fette di due formati diversi;
- capovolto, sembra un piccolo cavallo a dondolo.
A prescindere da queste “simpatiche” conclusioni, possiamo affermare che Internet Explorer è stato un ottimo browser, ma nell’immaginario collettivo è stato spesso considerato inferiore alla diretta concorrenza. Si spera che la sostanza di Microsoft Edge, che man mano si sta costituendo, prevalga sulla forma e che, al di là di loghi, nomi e reminiscenze del passato, Microsoft sappia trovare il modo di dirottare l’utenza verso l’utilizzo del nuovo browser nativo di Windows 10.