La maggior parte di noi sanno quanto difficile possa essere un processo di branding. Il minimo difetto nel design del logo potrebbe avere effetti catastrofici! Il processo di branding non riguarda solo il nome di un’azienda o la creazione di un logo intelligente: è molto di più! Non è solo la fusione della visione della società e i suoi obiettivi, ma rappresenta e definisce anche i suoi dipendenti insieme alla comunità dei clienti dell’azienda. In sostanza, un marchio è la percezione esterna della società nel suo complesso, la sua “corporate image”. Naturalmente, quando si pensa a quelle aziende che hanno lanciato campagne di branding di successo, pensiamo ai “pezzi grossi” come la Coca-Cola e la Apple…..invece delle organizzazioni non profit come ad esempio l’UNICEF. Come altre aziende e organizzazioni, anche le organizzazioni non profit devono dotarsi di un proprio marchio. Il processo di branding per queste organizzazioni rappresenta la chiave del loro successo, perché una campagna di branding di successo darà più “voce” all’organizzazione. Così, la creazione di un marchio e di un’identità di successo per tali organizzazioni, permetterà di identificare prontamente l’organizzazione attraverso la loro causa. Oggi voglio condividere con voi alcune tecniche di branding specifiche per le organizzazioni senza scopo di lucro.
I principi del design “non profit”
Ora vi elencherò alcuni principi di branding da tenere a mente durante la progettazione di un logo per società non profit:
- Ricordate che le comunità non profit si basano su quote associative e donazioni: così, quando si crea un logo o un sito per queste organizzazioni, tali informazioni devono essere prese in considerazione nelle scelte di branding.
- Le organizzazioni non profit, nove volte su dieci vogliono fare la differenza tramite un messaggio visivo….che vogliono diffondere. Quindi, bisogna cercare di incorporare tali messaggi e obiettivi nella design.
- Il design deve essere semplice! Le “non profit” non devono avere un marchio accattivante, ma uno semplice che trasmetti il messaggio di “aiutare chi ne ha bisogno”.
- Decidere il vostro materiale di branding prima di iniziare la progettazione. Alcuni materiali possono essere più utili ad alcune organizzazioni non profit, meglio di altri.
- La maggior parte delle organizzazioni non profit sono a carattere umanitario, quindi bisogna assicurarsi che il marchio favorisca un forte legame emotivo.
- Il design deve essere coerente: la coerenza crea fiducia nello spettatore e permette alle persone di distinguere un’organizzazione dall’altra.
- Ricordate che la maggior parte delle organizzazioni non profit adottano qualche forma di volontariato o organizzano spesso eventi di beneficenza: tenete questo in mente quando si sta creando materiali di branding (pensare a come apparirà il marchio su cappelli, t-shirt ecc….)
Colori
Il colore influenza le decisioni: può attrarre o respingere lo spettatore. Infatti, la scelta dei colori può avere effetti molto potenti su un marchio. Le organizzazioni non profits devono avere un collegamento a livello emotivo con la comunità che servono. La maggior parte delle persone sanno che il rosso è un colore forte che provoca i sensi, ed è per questo che è consigliabile usarlo per creare loghi di questo tipo. Questo colore viene usato per la “passione” che esprime, perché impegna l’organizzazione in modo compassionevole verso chi ha bisogno. Il bianco, se utilizzato per lo spazio negativo, può creare una sensazione di pace e benessere. Il bianco viene utilizzato come un bilanciatore, insieme al fatto che di solito viene associato purezza e bontà d’animo, ovvero le caratteristiche che un’organizzazione simile desidera esprimere. Il nome dell’organizzazione potrebbe essere scritto in nero per offrire un contrasto con il design, ma anche perché il nero connota eleganza, raffinatezza e potenza. Un carattere nero circondato da elementi rossi, dimostra che l’organizzazione ha il “potere” della compassione.
Simbolismo
L’utilizzo di simboli è importante e deve essere fatto con attenzione per fornire la giusta impressione. Pensate ad organizzazioni non profit come Muslim Aid e Free the Children. Muslim Aid utilizza una forma di mezzaluna, che è un simbolo di significato islamico, mentre Free the Children utilizza l’immagine di due bambini che apparentemente si tengono per mano in tutto il mondo. Questi due simboli, non solo sono emotivamente potenti, ma riflettono anche il lavoro delle loro rispettive organizzazioni!
Tipografia
La scelta dei caratteri da utilizzare dipende dalla natura dell’organizzazione e, a seconda degli obiettivi del gruppo, la tipografia può essere divertente, elegante….o anche tagliente! Ad esempio, un tipo di carattere universale per le organizzazioni non profit è l’Adobe Garmond Pro. I caratteri Garmond sono ampiamente considerati come un tipo di carattere facilmente leggibile, soprattutto quando si tratta di carta stampata. E’ anche un font “eco-friendly”, in quanto utilizza meno inchiostro rispetto a molti altri caratteri. Entrambi questi attributi sono importanti, perché le non profit utilizzano molta carta stampata per brochure, banner, volantini e biglietti di auguri, insieme ad altri mezzi cartacei. E l’Adobe Garmond Pro non è solo elegante e leggibile, ma fornisce ad un logo un look pulito e sofisticato senza essere troppo fantasioso!