L’ambigramma, come avevamo già spiegato in un vecchio articolo, è una forma grafica nella quale delle lettere e/o dei numeri possono essere letti in almeno due diverse maniere attraverso delle rotazioni o inversioni a specchio delle stesse. Generalmente le parole dell’ambigramma risultano leggibili anche ruotandole di 180° (cioè capovolgendo la scritta). Questa tecnica spesso viene utilizzata per la realizzazione di loghi unici, ecco perchè oggi andremo a vedere qualche segreto su come applicarla correttamente al logo design.
Gli esempi più famosi di questa tecnica grafica sono sicuramente il logo Sun Microsystems e quello AnchorBlue…
Se si ruota uno di questi loghi di 180 gradi……avranno esattamente lo stesso aspetto! E’ un trucco di design piuttosto fresco e sottile, che di solito viene notato per lo più da designer, artisti e altre persone “visivamente esperte”. Ecco altri ottimi esempi:
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Cultura Pop
Negli ultimi anni gli ambigrammi hanno guadagnato popolarità grazie soprattutto al successo di “Angeli e Demoni” e “Il Codice Da Vinci”, due famosi libri di Dan Brown, che sono stati successivamente trasformati in film da Tom Hanks. In questa storia, gli “Illuminati” sono un culto segreto satanico che hanno un logo ambigramma!
Secondo me, si tratta di un logo piuttosto cool! Sono sicuro che tutti gli altri culti segreti….ne saranno molto gelosi!! Visto che siamo in tema di film “holliwoodiani”, ecco un altro ambigramma presente sulla locandina del 20 ° anniversario di uno dei film più memorabili di tutti i tempi: “La sposa principessa”. La dualità sia del testo e dell’immagine è davvero fantastica, se si ha un pò familiarità con la storia!
Processo di creazione di un ambigramma
La creazione di un ambigramma può essere un compito piuttosto arduo! Si tratta di pensare ad un tipo di carattere non comune, che potrebbe richiedere una buona dose di talento artistico. Certo, ed è normale che sia così! Ma oggi vorrei darvi qualche piccolo consiglio per…..persone mortali!
1. Pianificare le lettere
Pianificare il vostro ambigramma, significa prima capire come funzionano le coppie di lettere. Dal momento che la parola si dovrà leggere allo stesso se è a “testa in giù” o a destra verso l’alto, si potrebbe forse essere tentati dal pensare che le lettere debbano essere per forza simmetriche. Ma questo è falso! Invece, ogni singola lettera deve “servire” come se fossero due lettere. Ad esempio, se si usa il nome “Josh”, allora la nostra prima lettera dovrà sembrare una “J” in un modo e una “h” nell’altro. Per capire quali siano i migliori abbinamenti delle lettere, sarà sufficiente scrivere la parola in avanti e indietro e vedere come siano allineate le lettere….
Negli ambigrammi più complessi (o quelli con un numero dispari di lettere), il rapporto “uno-ad-uno” potrebbe creare confusione. E’ questo il caso di quando si vede una singola lettera in un modo, ma due lettere quando viene ruotata! Il logo “Illuminati” ne è un famoso esempio. Ecco come devono essere contate le coppie di lettere per ambigramma….
La parte più bella del progettare i vostri abbinamenti è che avrete solo bisogno di creare circa la metà di molti loro, perché potrete riutilizzarli per l’altra metà della parola. Ma questo lo vedremo dopo.
2. Scegliere un font
Come ho detto in precedenza, la creazione di un ambigramma da zero necessita di molto lavoro. La migliore “scorciatoia” che possiamo prendere, però, è che possiamo semplicemente modificare i caratteri esistenti, risparmiandoci così un sacco di guai. Dal momento che le lettere negli ambigrammi devono servire per scopi diversi, sarà spesso il caso che forma delle lettere più “ornate” funzionino al meglio. Questi particolari font tendono ad avere un sacco di dettagli superflui, ma rimangono sempre dei caratteri facilmente identificabili. Quindi, nella creazione di ambigrammi, sono consigliabili le vecchie lettere inglesi in corsivo. Fate diverse ipotesi e scegliete poi quella che vi appare più interessante ed adatta allo scopo…..
Non c’è ragione per cui non sia possibile scegliere qualsiasi tipo di carattere che si desidera, ma un trucco è quello di cercare delle somiglianze nelle coppie di lettere. Ad esempio, se la “O” e la “S” hanno forme particolarmente simili in un determinato tipo di carattere, potrebbe essere un candidato perfetto per realizzare il nostro ambigramma “Josh”!
3. Creare la vostra coppia di lettere
Ora è arrivato il momento di iniziare effettivamente la formazione dell’ambigramma. Per fare questo, iniziate ad aprire Adobe Illustrator. Poiché questo famoso programma è un’applicazione di editing vettoriale, vi darà più libertà di Photoshop per “giocare” con la forma delle lettere. Quindi, inserite la vostra parola, convertite il testo in oggetto e iniziate a rimodellare i contorni! Il flusso di lavoro, per i nomi brevi, è abbastanza semplice da seguire. Nel nostro esempio, per prima cosa ho guardato la “j” e la “h” e ho deciso che sarebbe stato più facile iniziare con questi ultimi. Successivamente, ho girato la “h” a testa in giù! Poi ho iniziato a rialzare la “h”, che era l’obiettivo primario: poi dovrebbe sembrare come una “j” senza compromettere troppo l’integrità della forma “h”. Questa operazione richiederà molta sperimentazione! Qui potete vedere il processo che ha attraversato la parola dall’inizio alla fine:
Dopo aver fatto questo, toccherà alla “o” e alla “s”. Ho iniziato con la “o”, “tagliandone” un pezzo in modo che il cerchio non si chiuda e l’ho aggiunto nella parte superiore della “s” con il seguente risultato:
Conclusioni
Come ho detto prima, dal momento che ogni lettera “conta per due”, abbiamo solo bisogno di costruire realmente due lettere, copiando ed incollando queste due voci e ruotarle per la seconda metà della nostra parola. Quindi, la “j” e la “O” ruotate diventano la “s” e la “h”. Ecco il risultato finale…..
Generatore di ambigrammi
Io vi consiglio vivamente di tentare di creare gli ambigrammi da soli. Ma, se proprio volete “imbrogliare”, esistono online un paio di generatori di ambigrammi come Flipscript.com. Strumenti come questo, possono anche essere un buon punto di riferimento nel caso in cui abbiate bisogno di un suggerimento sulle forme delle lettere e come “accoppiarle”.
Bellissimo questo articolo, grazie per averlo postato. E’ sicuramente una forma di creatività molto particolare, ma anche molto difficile da realizzare!
Douglas Hofstadter ha pubblicato un bel libro sugli ambigrammi. Il mio ebook (amazon) Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo, riprende il tema della ricorsività, dei giochi di specchi collegandolo al genio e alle sue più svariate manifestazioni. Un libro che ha tratto spunto da Hofstadter e che in un certo senso ne continua la ricerca. Se Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti hanno avuto un’intelligenza simile e un volto somigliante in tarda età, Leonardo è l’ambigramma di Michelangelo?.