Quando si tratta di sviluppare un marchio, non esiste niente di meglio che realizzare un logo efficace. Il loro potere di suscitare una risposta emotiva può avere un effetto incredibile sul modo in cui i clienti e/o potenziali clienti possono visualizzare un particolare prodotto, servizio o azienda. Anche se un logo potente ed efficace può sembrare semplice a prima vista….vi assicuro che non è così, soprattutto per quanto riguarda la sua forma. Pochi lo sanno, ma le forme utilizzate dai più grandi marchi al mondo non sono mai scelte a caso! Nella loro creazione subentrano infatti potenti “forze psicologiche”. In questo articolo daremo uno sguardo a come l’uso consapevole di forme può essere utilizzato per dare al vostro logo la risonanza desiderata.
Come Viene Vista La Forma Di Un Logo
Il subconscio delle persone reagisce in maniera diversa alle diverse forme di un logo. Linee rette, cerchi, curve e bordi frastagliati….implicano significati diversi e quindi un logo designer esperto può e deve utilizzare le forme per trasmettere il giusto messaggio al marchio.
Pensate, ad esempio alla famosa “swoosh” del logo Nike: la combinazione di curve che terminano con una punta acuminata offre allo spettatore una forte suggestione di movimento.
Forme particolari del logo inviano messaggi particolari. Nello specifico:
- Cerchi, ovali ed ellissi tendono a proiettare un messaggio emotivo positivo. L’utilizzo di un cerchio in un logo può trasmettere un senso di comunità, amicizia, amore, relazione ed unità. Gli anelli hanno dei chiari riferimenti al matrimonio e al partenariato, suggerendo stabilità e resistenza. Le curve di qualsiasi tipo tendono ad essere associate con la natura femminile.
- I loghi con forme taglienti come quadrati e triangoli indicano stabilità in termini più pratici e possono essere utilizzati anche per trasmettere “equilibrio”. I loghi con linee dritte e precise trasmettono invece forza, professionalità ed efficienza. Tuttavia, se sono combinate con colori come il blu e il grigio, possono anche dare al logo un aspetto “freddo” e poco invitante! Sarebbe invece più opportuno utilizzare colori più dinamici in grado di contrastare questo problema ed evocare qualcosa di più interessante. Spesso i triangoli hanno anche una buona associazione con il potere, la scienza, la religione e la legge. Questi tendono ad essere visti come attributi maschili, quindi non è un caso che i triangoli siano dotati di maggiore rilievo nei loghi di aziende specializzate nella vendita di prodotti maschili.
- Il nostro subconscio associa le linee verticali con la mascolinità, la forza e l’aggressività, mentre le linee orizzontali indicano comunità, la tranquillità e la calma.
- Le implicazioni dettate dalla forma si estendono anche al carattere prescelto. I caratteri tipografici angolari possono apparire come aggressivi o dinamici, mentre quelli più morbidi ed arrotondati danno al logo un appeal giovanile. Invece, i font con molte “curve” e script corsivi denotano un design femminile, mentre dei caratteri più squadrati e in grassetto tendono a dare mascolinità al logo.
Come Applicare La Psicologia Alle Forme Di Un Logo
Prima di iniziare la progettazione di un logo, sarebbe opportuno scrivere su un foglio un elenco di valori e attributi che esso dovrà trasmettere. Ciò implica che il designer dovrà conoscere più informazioni possibili sul cliente e il tipo di attività. In alternativa, si può anche chiedere al cliente stesso di compilare un elenco di valori aziendali che desidera siano trasmessi o di spiegare nel dettaglio il suo business. Una volta che si avrà ben chiaro il messaggio del logo, il designer sarà in grado di decidere come abbinare questo non solo con le forme, ma anche con i colori e i caratteri tipografici. Il grafico dovrà utilizzare questi tre elementi in combinazione a suo vantaggio: ad esempio, se sceglie una forma “forte” ma troppo maschile, dovrà poi inserire un colore o dei colori che attenuino l’eccessiva mascolinità del logo!
Teoria della Gestalt
Per estendere l’uso della psicologia ad un livello più profondo, il grafico può rispolverare le teorie della Gestalt elaborate dagli psicologi tedeschi nel 1920. In poche parole, queste teorie sostengono che il cervello umano unifica gli elementi visivi che vede per formare un insieme che porta ad un qualcosa che ha più significato. Persone formano modelli su oggetti di forma simile, mentre gli oggetti che differiscono dal gruppo diventano il centro dell’immagine. Un principio basilare della Gestalt, detto della chiusura o della forma chiusa, è spesso uno dei più usati nel logo design: si riferisce ad una particolare capacità percettiva tale per cui le linee e le forme familiari, anche se non sono chiuse e complete, vengono comunque considerate tali. In altre parole, se la forma in studio è conosciuta, le informazioni mancanti vengono reintegrate in modo da ricostruire la forma originale. Un ottimo esempio di questo principio è sicuramente il logo utilizzato dal WWF……
La forma del logo diventa un elemento intrinseco nel messaggio da trasmettere ai clienti della società e ad un pubblico più vasto. Una volta capita la psicologia che sta dietro alle forme di un logo, il designer sarà in grado di utilizzare questa conoscenza per creare marchi potenti ed efficaci per i suoi clienti.