Come è noto, il logo è uno strumento potente ed essenziale per la riconoscibilità di un marchio. Ma ogni logo (che potrebbe costare anche migliaia o addirittura milioni di dollari) è spesso soggetto a controversie di varia natura, con conseguenti critiche da parte di concorrenti, clienti e grafici. In un’epoca dove la critica la fa da padrone, non è raro imbattersi su social e forum vari in feroci polemiche che accompagnano la nascita o il restyling di un logo! Vediamo ora alcuni dei loghi che hanno suscitato più controversie negli ultimi anni e perché.
5. Olimpiadi di Rio 2016
Come il suo “illustre collega” di Londra 2012, anche il logo delle Olimpiadi di Rio 2016 suscitò diverse polemiche al momento del lancio! Nelle intenzioni dell’agenzia grafica che lo ha realizzato (la brasiliana Tàti), il design ritrae un anello di multi-figure colorate che si tengono per mano che rappresenta un’evocazione del famoso quadro di Matisse “La Danza“. Ma le critiche non si fecero attendere! Infatti, molti attenti osservatori, notarono che il logo somiglia un pò troppo a quello della “Telluride Foundation”, un’organizzazione umanitaria con sede in Colorado. In teoria, il design di questo logo dovrebbe visualizzare la parola “Rio” ma, sinceramente, ci vorrebbe un occhio davvero molto allenato per vedere questa parola! Come c’era da aspettarsi, la percezione fra il pubblico è passata da apprezzamenti (pochi) a commenti di scherno, in quanto molti lo hanno paragonato a un ciuccio per bambini, ad un perizoma e, addirittura, ad un fallo!! Secondo altri, la forma però può anche essere associata ad un famoso dolce brasiliano, il pan di zucchero!
4. Comedy Central
Per chi non lo sapesse, Comedy Central è una rete televisiva tematica del gruppo Viacom. In Italia è prodotta per Sky da Viacom Italia (a partire da Gennaio 2013). Il suo nuovo logo, dal design minimalista rispetto a quello più “illustrato” del passato, ha fatto storcere il naso a molte persone! In pratica, è il design di una “C” all’interno di un’altra “C”, che nelle intenzioni degli autori doveva rappresentare l’integrazione del simbolo del “copyright” in modo soffuso! Questa trovata, però, non è stata presa molto sul serio: molti l’hanno addirittura paragonata ad uno scherzo che nessuno capisce o riconosce particolarmente!
3. Rosa Parks Google Doodle
Rosa Parks, una sarta di colore, fu arrestata a Montgomery (Alabama) per essersi rifiutata di cedere il posto sull’autobus ad un bianco, che rimase in piedi. Era il 1955 e il suo gesto diede inizio alla battaglia non violenta contro la segregazione dei neri negli Usa. Inoltre, mentre Rosa era in prigione, ci fu un boicottaggio dei mezzi pubblici che andò avanti per 381 giorni, paralizzando il sistema di trasporti in città! il 1° Dicembre del 2011, in occasione del 55° anniversario di quel gesto, Google decise di dedicarle uno dei suoi doodle che raffigurava dei bambini di diverse razze che scendevano da un autobus tenendosi per mano. La polemica che suscitò non fu per ciò che l’immagine era, ma per ciò….che non era!! Il 1° Dicembre, infatti, è da sempre la Giornata Mondiale contro l’AIDS: un evento che Google non aveva però mai celebrato con un doodle!
2. Starbucks
Starbucks è il più grande rivenditore di caffè al mondo, con oltre 15.000 punti vendita in oltre 42 paesi. Il suo logo è sempre stato circondato da un certo “alone mistico”, con la figura insolita di una sirena come soggetto principale. Il significato del design è abbastanza semplice: la sirena, nella mitologia greca, era una figura femminile affascinante e irresistibile, tipicamente mezzo pesce/mezza donna. L’obiettivo della sirena era quello di sedurre i marinai con una potente e seducente canzone, che però portava spesso alla sfortunata morte dello stesso che non riusciva a resistere alla tentazione! Il simbolismo della sirena rappresentava quindi la qualità irresistibile e seducente dello stesso caffè! Rispetto al passato, nell’ultimo restyling sono state eliminate le parole “Starbucks” e “Coffee” dal logo. Questo perché, quando un marchio raggiunge un punto in cui la sua identità non è più determinata dal suo nome ma da un simbolo o icona, il marchio si è ormai evoluto ad un punto tale da essere quasi “intoccabile” e riconoscibile da non aver bisogno del nome stampato su di esso! Questa mossa, però, non è stata capita dagli affezionati del vecchio design che hanno criticato aspramente questa decisione dell’azienda.
1. Gap
In prima e meritata posizione si colloca il logo Gap. Nel 2011, la famosa catena di abbigliamento, effettuò un restyling del proprio logo. Ma, come previsto da molti, la scelta fu soggetta a così tante critiche dal pubblico……che la società fu costretta a ripristinare il vecchio logo! Primo e unico caso nella storia!!! Le maggiori critiche, però, furono sollevate dalla comunità dei designers in quanto, secondo loro, sia i font che i colori utilizzati nella riprogettazione non erano in sintonia con i veri valori dell’identità Gap.