Un’immagine è un’immagine, giusto? No, sbagliato!! Nessun designer può permettersi di ignorare le diverse estensioni dei file (Jpeg, Bmp, Gif ecc) pensando che rappresentino dei dettagli insignificanti: in realtà, sono molto importanti, diversi e incompatibili tra loro! Quindi oggi daremo uno sguardo ai cinque formati immagine più diffusi e quando sarebbe più corretto usarli. Tuttavia, tenete a mente che non esiste una formula magica che funziona in tutti i casi di uso delle immagini! Ogni formato ha dei pro e dei contro, ma con la pratica sarete in grado di trovare l’estensione più adatta al vostro lavoro.
JPEG o JPG
JPEG è l’acronimo di “Joint Photographic Experts Group” ed è sicuramente il tipo di file che viene usato più frequentemente. I file jpeg sono particolarmente adatti all’uso online, dove le immagine tendono ad essere piuttosto piccole. Anche se questo ha i suoi vantaggi, può anche significare che l’immagine perda parte della sua qualità originale. Detto questo, il file jpeg offre una qualità d’immagine meno “sgranata” di un file GIF, sono quelli usati più di frequente e sono compatibili con la maggior parte dei sistemi operativi. Questo tipo di immagine usa una compressione con perdita di dati. La perdita dei dati consiste nel fatto che alcuni dati che formavano un’immagine vengono persi durante il processo di compressione. Questo corrisponde a una perdita di qualità nell’immagine, direttamente proporzionale al livello di compressione scelto. Possiamo dire che a bassi livelli di compressione la perdita di qualità è praticamente nulla e non si percepisce a occhio nudo, ma se aumentiamo il livello di compressione dobbiamo controllare che l’immagine sia comunque di buona qualità, perché la perdita di dati in questo caso può essere rilevante. Qualsiasi sia il numero di profondità dei colori dell’immagine sorgente il formato JPEG supporta colori a 24 bit. Usa questo tipo di formato per immagini a tinte non piatte, cioè per immagini fotografiche o con immagini con sfumature leggere e continue. Il formato Jpeg non è sicuramente adatto per il trattamento di immagini vettoriali o contenenti un testo. Per quanto non supportino le trasparenze, si dovrebbe evitare di utilizzare un jpeg per un disegno “al tratto” o per un logo.
GIF
La scelta di file più popolare per i cartoni animati, loghi e diagrammi, il GIF è un formato che ha una tavolozza di colori limitata a soli 256. L’acronimo GIF sta per “Graphics Interchange Format” e nonostante i limiti al colori, sono molto popolari per l’uso online. Un file GIF comprimerà la vostra immagine, riducendo il numero di colori e di fusione di più modelli in uno solo. Se l’originale contiene un numero più elevato di colori, la perdita di qualità sarà significativa. Il formato GIF usa colori a 8 bit ed è efficace per comprimere immagini vettoriali, geometriche o testo. A differenza del jpg, il file GIF supporta le trasparenze: quindi puoi far emergere lo sfondo attraverso l’immagine senza vincolare le immagini stesse al solo formato rettangolare o quadrato. Le immagini GIF ci permettono anche di creare delle piccole animazioni (le cosiddette gif animate), perché supportano anche fotogrammi multipli. I GIF animati si realizzano con semplici tool grafiche e con la tecnica del cartone animato. Sarebbe più opportuno utilizzare un Gif quando avete bisogno di una piccola immagine o si utilizza una semplice selezione di sfumature.
BMP
Bmp è l’abbreviazione di “The Windows Bitmap” e sono i file di immagine utilizzati con Microsoft Windows. A differenza di un Jpeg o Gif, i file Bmp non sono compressi, nel senso che offrono colori ricchi, alti livelli di dettaglio e sono compatibili con tutti i sistemi operativi Windows. Tuttavia, la loro dimensione……è anche il loro peggior difetto, perché possono essere lenti da caricare online! Inoltre, questi file sono composti da milioni di pixel: questo significa che se si ingrandisce l’immagine andrete ad ingrandire anche la dimensione dei pixel. E questo potrebbe far apparire un pò sfocate le immagini, perdendo quindi in qualità. A causa di questi problemi di scalabilità, non rappresentano la scelta ideale per l’uso digitale.
TIFF
I file TIFF sono stati creati nel 2009 e sono popolari fra gli utenti Apple così come nel design e nella fotografia. Questo perché sono molto facili da scalare e comprimere con pochissima perdita di qualità. Sul rovescio della medaglia, questi file non sono compatibili con tutti i sistemi operativi, ma rappresentano un’ottima scelta per la modifica dei layout, l’editoria e i software di fotoritocco. Inoltre, per la grafica di stampa, i file Tiff rappresentano la scelta migliore per la loro capacità di “leggere” i colori CMYK.
PNG
I file PNG (Portable Network Graphics) sono stati specificamente progettati per essere “web-friendly”, con lo scopo di sostituire il GIF. Anche se (come i Gif) hanno una tavolozza di colori limitata a 256, sono molto più abili e precisi a preservare la brillantezza dei colori. Tenete a mente che i PNG non sono compatibili con i colori CMYK e non dovrebbero mai essere utilizzati nella stampa.