Chi di voi non è un designer, non può minimamente immaginare quali difficoltà quotidiane vi siano nei rapporti con clienti negligenti e/o non organizzati. Bene…oggi vedremo quali sono i segnali premonitori che possono permettere ad un designer di identificare in anticipo i clienti invadenti e “maniaci del controllo”! L’ultima cosa che un graphic designer vorrebbe, è quello di rimanere bloccato su un progetto in cui il suo lavoro creativo viene costantemente controllato e manipolato da qualcuno che non ha la minima o nessuna comprensione di come i progetti di design debbano essere eseguiti! Lavorare per un cliente autoritario o “lunatico” può essere improduttivo e, pertanto, si dovrebbe sapere come identificarli fin dall’inizio del rapporto di lavoro!
I seguenti punti dovrebbero essere tenuti in considerazione, ma sappiate che da soli non costituiscono una minaccia per la “pace” della vostra mente, ma due o tre insieme, potranno essere il vostro peggior incubo!!
1. “Tranquillo….ti dico io cosa fare…!!”
Niente può far sentire peggio un designer che lavorare con un cliente che vi considera solo come il braccio e non la mente del progetto! Quando vi trovate davanti un cliente che afferma di conoscere e capire ogni dettaglio del progetto da fare, state attenti!! In questo caso, infatti, il designer avrà le mani legate: i pensieri, le idee, la creatività……saranno di esclusiva competenza del cliente!! Al designer toccherà solo mettere in pratica quello che lui ha pensato su Illustrator o Photoshop. Meglio stare alla larga da queste persone, non credete??!
2. Si lamenta in continuazione dei designers precedenti
Non è mai una buona idea lamentarsi di qualcuno in sua assenza, perchè si tratta sempre di persone che hanno investito il loro tempo e le loro energie per riuscire a risolvere un problema del proprio cliente. Quindi, se un potenziale cliente inizia a lamentarsi con voi dei designers assunti in precedenza, è perchè probabilmente è una persona difficile da soddisfare! Quindi, per non essere l’ennesimo designer della sua lista nera, cercate di evitare questi clienti così difficili!
3. Non è mai contento delle condizioni del contratto
I “fanatici del controllo” seguiranno a tutti i costi la loro linea di pensiero e non esiteranno a sottolineare quante siano le cose sbagliate nel contratto che gli porrete! Anche se si accetta di rivalutare i termini, con molta probabilità, non saranno mai soddisfatti! Quindi…..tre parole: stare alla larga!
4. Chiama tante volte al giorno
Rimanere in contatto con il cliente e renderlo partecipe del progetto è sempre una buona cosa! Ma non lo è mai quando il cliente “sommerge” il designer di telefonate! Molti clienti hanno la brutta abitudine di voler conoscere tutti gli aggiornamenti del progetto e di come esso si sta evolvendo, minuto per minuto. Ma come fa un designer a concentrarsi sul lavoro se il cliente non lo mette nelle condizioni di poter esprimere la propria creatività e stressandolo in questo modo??? Potrebbe essere una buona idea dire loro di telefonare solo se hanno qualcosa di rilevante di cui discutere.
5. “Aiuta” il designer nel lavoro
Questa potrebbe essere la peggiore abitudine dei “fanatici del controllo”, ovvero quando tentano di micro-gestire ogni dettaglio del lavoro da fare. In questo scenario da film, il cliente potrebbe anche chiedere al designer di sedersi con lui e controllare il suo lavoro! A me una volta è capitato un cliente che pretendeva che io avessi una mano sul telefono per parlare con lui e l’altra sul mouse per eseguire il lavoro!! Per loro è risparmio di tempo e perfezionismo. Per il designer…..è un’incubo! Non esiste!! Siate chiari e ditegli che un professionista non lavora mai così.
Conclusioni
Questi erano solo alcuni dei più tipici identificatori dei clienti che io chiamo “maniaci del controllo”. Spero tanto che questi suggerimenti vi possano salvare dall’avere uno spiacevole confronto con loro! Se conoscete altri indizi rivelatori che permettano di identificare queste persone così da aiutare i nostri colleghi designers, non esitate a commentare magari raccontando la vostra esperienza personale.