Un hacker (termine coniato negli Stati Uniti che, in italiano, può essere tradotto come smanettone) è una persona che si impegna nell’affrontare sfide intellettuali per aggirare o superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte, non limitatamente ai suoi ambiti d’interesse (che di solito comprendono l’informatica o l’ingegneria elettronica), ma in tutti gli aspetti della sua vita. Esiste un luogo comune, usato soprattutto dai mass media (a partire dagli anni ’80), per cui il termine hacker viene associato ai criminali informatici, ma non è corretto!! A tal proposito, il termine hacker viene spesso confuso con quello di cracker, il cui significato è tuttavia notevolmente diverso. Alcune tecniche sono simili, ma un hacker è colui che sfrutta le proprie capacità per esplorare, divertirsi, apprendere, senza creare reali danni. Al contrario, un cracker è colui che sfrutta le proprie capacità (o in certi casi quelle degli altri) al fine di distruggere (i cracker fanno spesso utilizzo del DoS), ingannare e guadagnare! Gli hacker hanno un’etica ben precisa: nel 1984, Stephen Levy scrisse un libro che descrive i 6 principi generali della filosofia hacker. Ogni principio descritto nel libro può essere applicato, allo stesso modo, anche nel campo del design. Vediamo nel dettaglio quali sono:
1. Imperativo pratico
Quando la potenza dei computer era ancora scarsa, gli hacker hanno speso molto tempo e denaro per documentarsi sull’evolversi della tecnologia informatica, sperimentando cose nuove e assumendo dei rischi. Ora, come questo principio si applica al design? Oggi il problema dei designers non è la scarsità di strumenti a disposizione, ma il tempo! Il mancato o ritardato pagamento per il lavoro effettuato, ad esempio, ostacolerà i metodi di apprendimento delle nuove tecniche di design. In definitiva, il design non è uno “sport per spettatori”, ma un qualcosa di più pratico!
2. L’informazione…..vuole essere libera!
Le vostre esperienze e abilità sono unicamente vostre, ma alla fine non saranno nulla senza la pratica! Si potranno avere molte idee in mente, ma poi non è detto che portino a qualche risultato concreto. Prendete l’abitudine di scrivere tutto quello che vi viene in mente. Questo vi aiuterà non solo a ricordare i momenti di maggiore brillantezza ma anche a generare nuove idee. Le migliori idee vi daranno sempre il “tormento” fin quando non darete loro la libertà!
3. Sfiducia nelle autorità
Vi consiglio di non seguire ciecamente (ma neanche rifiutare!) le convenzioni, le regole o le tendenze. Gli hacker danno valore prima ai fatti della fantasia e questo può spiegare la ragione che li spinge a risolvere i loro problemi in un modo particolare. Nel mondo del design, potreste ricevere delle richieste assurde sia dal cliente che dal vostro capo. Quindi, si dovrebbe cedere a queste richieste? Sarebbe facile a volte dire di “no” per principio, ma perché non prendere ad esempio l’approccio hacker e verificare un’affermazione prima di metterla in pratica? Quindi, “armatevi” di fatti e informazioni per sconfiggere queste richieste.
4. Nessun falso criterio
Ogni hacker viene giudicato in base alla sua attività di hacking e non per titoli di studio, età, sesso, religione, razza ecc. Sappiamo tutti che il designer che cita una laurea in design nel proprio curriculum, ha un lavoro redditizio o un livello di esperienza più avanzato rispetto ad un altro che ne è sprovvisto . Ma cosa è importante? Per un hacker, la cosa più importante è il lavoro concreto che fate. Tutto il resto è falso e non conta per loro!
5. Sarà possibile creare verità e bellezza con un computer
Un computer da solo non farà mai grande un designer, così come una potente calcolatrice non farà mai grande un matematico! In definitiva, si tratta di idee ed esecuzione. Ma non siate insensibili o prevenuti nei confronti delle nuove tecnologie in quanto rappresentano nuova “benzina” per le vostre idee.
6. I computer possono cambiare la vostra vita in meglio
I computer hanno chiaramente influenzato il nostro modo di disegnare con nuovi strumenti. Comunque, un canale spesso sfruttato dai designers è quello dei social media. I designers che focalizzano la loro attenzione nei social media (ad esempio Dribbble, Behance, Forrst ecc) sono riusciti a cambiare drasticamente il business del design.