Una credenza comune è che l’uso di elementi sgargianti ed effetti appariscenti in un logo, renderà il design più attraente e accattivante! Tuttavia si deve ricordare che, come recita il famoso detto, “non è tutto oro ciò che luccica”. Creare un logo appariscente e luminoso a volte può distrarre l’attenzione del pubblico dal design e dal messaggio che si vuole trasmettere. Quando i designers creano un logo, devono intraprendere un’analisi dettagliata del settore di appartenenza del business da rappresentare: tutti gli elementi del logo devono essere correttamente scelti con equilibrio, altrimenti invece di fare il bene della società, la si può danneggiare. Di seguito riporterò alcuni elementi che, se usati a sproposito, potrebbero distrarre l’attenzione dal design del logo: ho usato il logo della Microsoft come esempio per dimostrare come certi elementi inadeguati potrebbero fuorviare il giudizio delle persone.
1. Swoosh irrilevanti
Il simbolo “swoosh” è diventato famoso grazie al logo Nike. Esso ha una storia ricca che si rifà alla mitologia greca come un segno di progresso e di vittoria. Anche se uno swoosh spiega la natura di alcune aziende abbastanza bene, se lo si aggiunge al vostro logo solo perché è una tendenza e non perchè necessario al design, allora potrebbe diventare una fonte di distrazione.
2. Gradienti non necessari
Alcuni penseranno che un piacevole effetto sfumato non può essere una fonte di distrazione in un logo! Una leggera gradazione lineare permette sempre ai logo designers di dare una certa “direzione” al design. Ma, usare i gradienti inutilmente può causare “dolori al collo” dello spettatore!! Soprattutto quando si impiegano dei gradienti che sfumano verso il bianco.
3. Taglines lunghi
Molti ritengono i taglines un efficace strumento di marketing aziendale. Essi aiutano a comunicare il messaggio della società in poche parole semplici ed efficaci. Ma a volte i designer non usano dei taglines o parole d’ordine molto efficienti. Usando degli slogan “epici” si può confondere lo spettatore, sviando l’attenzione dal vero messaggio che si vuole comunicare. Gli slogan migliori contengono al massimo 3 parole. Uno dei migliori esempi è “I’m lovin it“, lo slogan che accompagna il logo di McDonald.
4. Font ingombranti
La distanza e la vicinanza dei font in un logo deve essere equilibrata e, soprattutto, adeguata. Senza la corretta spaziatura, il font diventerà ingombrante e diventerà difficile per il pubblico guardare il design del logo. Evitare sempre i caratteri che hanno un dattiloscritto condensato di default.
5. Uso di ombre troppo ingombranti
Come ho detto prima, lo scopo di un logo design è quello di comunicare il senso e la visione della società ai propri clienti. L’aggiunta di effetti inutili per rendere più vistoso un logo non è mai una saggia idea! L’uso di ombre troppo ingombranti è spesso un’altra causa di distrazione inutile per la gente.
D’accordissimo con quanto detto in questo articolo. Io sono un grande fan del design minimalista!