7 Design Che Sfidano Gli Stereotipi Di Genere

Ogni genitore vuole che i propri figli crescano liberi dalle “aspettative forzate” e obsolete di come debbano pensare e agire nella loro vita. Come creativi, è nostra responsabilità evitare stereotipi di genere anche nel nostro lavoro. Anzi. Alcuni designer si sono spinti oltre, iniziando a lavorare attivamente contro tali stereotipi. Nell’articolo di oggi vedremo appunto alcuni design che sfidano sottilmente le idee di genere obsolete della nostra società e presentano il mondo in una maniera più moderna e libera da qualsiasi pregiudizio.

1. Budding Stem

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Fondata da Jennifer Muhm e Malorie Catchpole, Budding Stem è una società che produce vestiti per ragazze che celebrano la scienza, lo spazio, i dinosauri, gli scacchi e altre cose tradizionalmente associate solo ai ragazzi. L’idea nacque quando la figlia di Muhm le disse che sarebbe dovuta andare ad una festa in maschera e che voleva vestirsi come un astronauta: la piccola cambiò idea dopo aver guardato un catalogo dove solo i ragazzi avevano un costume di quel tipo!

2. Princess Awesome

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Sfidare gli stereotipi non vuol dire che le ragazze non possono essere ragazze e ragazzi non possono essere ragazzi! Significa invece dare loro più opzioni, senza costringerli a scelte predefinite. Uno dei design più interessanti che riassume questo concetto è il progetto denominato “Princess Awesome“, realizzato da Rebecca Melsky ed Eva St. Clair. Esse credono che “le ragazze non dovrebbero essere sempre costrette a decidere tra abiti e dinosauri o tra bambole e robot“. Il design del loro abbigliamento deve essere un mix di tutto, perché sono loro a decidere esattamente ciò che vogliono essere. Il progetto “Princess Awesome” consiste in un libro per bambine dove bisogna colorare una moltitudine di soggetti, anche quelli considerati tipicamente maschili.

3. Icone Apple

icone apple

Per svolgere la sua funzione, l’icona deve essere semplice e immediatamente comprensibile. Ma questo non significa che deve essere anche sessista! Google e Facebook hanno di recente aggiornato le loro icone per portarle nel 21° secolo e Apple non poteva essere da meno, grazie ad una nuova gamma di icone “unisex”. Più di 100 nuovi e ridisegnati caratteri emoji verranno messi a disposizione degli utenti iPhone e iPad il prossimo autunno grazie a iOS 10, con molteplici opzioni di genere, tra cui atleti, professionisti e famiglie.

4. Prodotti di bellezza “Sam Farmer”

sam farmer

Quando Sam Farmer creò la sua linea di deodoranti per teenagers, non poteva certo pensare che i colori dei suoi prodotti avrebbero rafforzato gli stereotipi di genere! Le sue famose bottiglie rosa con lo slogan “Play it sexy” per le ragazze e quelle di colore grigio-acciaio per ragazzi con slogan come “Extreme Power“, sembravano idee azzeccate per il settore di appartenenza. Così, per ovviare a questa situazione, la società decise di creare una linea eponima di prodotti per l’igiene per entrambi i sessi in un imballaggio semplice e di genere neutro. Il successo del marchio dimostra come oggi non sia più necessario insistere in caricature obsolete per far breccia su clienti di entrambi i sessi. Tutto ciò che serve è un buon prodotto e un design semplice ma piacevole.

5. Toca Boca

toca boca

Toca Boca è una società che progetta applicazioni e giochi per bambini in modo che siano neutre rispetto al genere, evitando combinazioni di colori o soggetti stereotipati. Oggi la maggior parte dei giochi di corse automobilistiche sono rivolti a ragazzi e il pilota è sempre maschio. Toca Cars, uno dei giochi più famosi della società, offre invece la scelta di un ragazzo o di una ragazza come personaggio di gioco principale: ma inverte le aspettative di genere in vari modi, come ad esempio dei giochi dove la sorella maggiore è più avventurosa e coraggiosa rispetto al fratello minore maschio. Allo stesso modo, mentre la maggior parte dei giochi di parrucchiere oggi sono eccessivamente “girl friendly” nel tono e nella presentazione, Toca Hair Salon è più simile ad un moderno salone con clienti maschi e femmine e anche alcuni modelli completamente androgini. Senza contare che pensare un gioco in questo modo aumenta il target della società e, di conseguenza, anche i suoi profitti.

6. SuperEroine DC/Mattel

mattel

Per decenni le ragazze hanno avuto supereroi femminili a cui ispirarsi o rivedersi: purtroppo, questi hanno anche rafforzato una serie di stereotipi regressivi sul loro modo di vestirsi. Chi non ricorda Wonder Woman, SuperGirl e CatWoman in abiti succinti e forme giunoniche?! Quindi è bello vedere oggi le nuove bambole Mattel basate sulla serie della DC Comics, Super Hero Girl (una serie che reinventa personaggi come Wonder Woman e Batgirl studentesse delle scuole superiori), con corpi più realistici, costumi meno sessualizzati e stivali piatti, piuttosto che impraticabili tacchi alti.

7. Buffalo: The Name Dropping Game

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Oggi gli stereotipi razziali e religiosi dovrebbero essere parte attiva delle discussioni fra genitori, bambini e insegnanti. Il gioco di carte Buffalo è molto istruttivo e tratta appunto questa tematica. Prodotto da Tiltfactor Lab, ha un funzionamento molto semplice: si pescano due carte, una con un aggettivo e l’altra con un sostantivo che descrivono una persona. Il giocatore dovrà quindi nominare un personaggio reale che si adatta a questa descrizione. Quando il mazzo si esaurisce, il giocatore che ha raccolto il maggior numero di carte (e nominato più persone) vince. Test psicologici effettuati presso alcuni college americani hanno dimostrato che questo gioco è stato in grado di ridurre i pregiudizi e superare le diversità di sesso, razza e religione tra i giocatori.

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