Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e propria “esplosione” della tipografia nel design. Prima, molti designers, non avevano una grande conoscenza nell’uso dei fonts, ma oggi non è più così. Ormai tutti hanno capito la loro importanza nel design! Però, ancora oggi, c’è un importante argomento che i designers tendono a sottovalutare: la crenatura. In ambito tipografico, con il termine crenatura o kerning si indica la riduzione dello spazio in eccesso fra coppie di caratteri, che viene attuata al fine di eliminare gli spazi bianchi antiestetici e dare un aspetto più omogeneo al testo. Quindi, la crenatura è l’adeguamento dello spazio tra una coppia di lettere. Essa interessa solo lo spazio tra la coppia e non lo spazio complessivo tra tutte le lettere. Così oggi vedremo 5 utili consigli sulla creanatura dei fonts che ogni designer dovrebbe conoscere. Alcuni designers trovano la crenatura dei caratteri abbastanza semplice, mentre per altri si tratta di un processo complicato a cui si arriva più per “fortuna” che per reali capacità di giudizio!
1. “Sfocatura” visiva
La sfocatura visiva o strabismo può aiutare il designer a concentrarsi sulla forma delle lettere. Infatti, per attuare una crenatura ottimale, è bene “sfocare” un pò la vista girando gli occhi, proprio come molti di noi facevano da bambino! Questo vi permetterà di concentrarvi meglio sul contrasto e lo spazio bianco dei caratteri senza venire distratti dagli stessi.
2. Capovolgere il carattere tipografico……a testa in giù!
L’importanza della crenatura è così facile da ignorare perché i vostri occhi tendono a ignorare la spaziatura per leggere la parola o frase. Dopo decenni di lettura, gli adulti non vedono più le lettere, ma le parole! Ruotare il carattere “a testa in giù” è un buon modo per esaminare meglio le forme delle lettere senza che vi siano distrazioni sul significato delle stesse. Questo è un altro esercizio utile per la crenatura dei fonts e consente di mettere a fuoco la forma delle lettere, piuttosto che farsi distrarre dalla reala parola visualizzata. Una parola “a testa in giù”, inoltre, diventa più astratta e consente di mettere a fuoco le aree chiare (spazio bianco) e scure (i caratteri).
3. Fornire ai clienti due versioni di un logo
La creanatura dei caratteri tipografici per i loghi può essere molto difficile, in quanto i caratteri di un logo possono essere visualizzati in dimensioni molto grandi o molto piccole. Spesso, io cerco di dare ai clienti due versioni distinte del logo: una con una crenatura più accentuata per i grandi formati e un’altra più “libera” per utilizzare il logo in piccole dimensioni.
4. Ritmo e consistenza
La crenatura migliore del carattere (e la migliore tipografia) ha sempre un buon ritmo e una buona consistenza. Un carattere “seduto” accanto ad un altro dovrebbe apparire ritmico ed equilibrato. Un modo per raggiungere questo obiettivo è fare un passo indietro dal monitor e osservare attentamente il testo. Il testo appare di tonalità uguale? O appare più scuro tra alcuni caratteri e più chiaro tra altri?
5. Spazio tra le parole
C’è un settore della tipografia che merita molta attenzione: la distanza tra due parole. Questo si riduce essenzialmente alle dimensioni di uno “spazio” in un tipo di carattere. Questo riguarda principalmente chi fra di voi fa uso di caratteri gratuiti, perchè molti di loro tendono ad avere una quantità davvero imbarazzante di spazio tra le parole! In generale, la crenatura nei caratteri gratuiti può essere una cosa negativa, ma la spaziatura tra parole tende ad essere ancora più problematica! Un font con una forte spaziatura tra parole, porterà a dei lavori davvero scadenti: quindi sarebbe meglio usarli con parsimonia o evitarli del tutto.
La crenatura può essere divertente! Tuttavia, essa rappresenta una parte assolutamente essenziale della vostra educazione tipografica e la sua attuazione nel design.
One Comment